Gravidanza, come affrontarla al meglio

Studio di Psicologia di Serena Fedeli. Adulti: affrontare problemi legati a gravidanze, matrimoni, nuovi lavori, separazioni, lutti, malattie.

Divento mamma

Divento papà


gravidanza

Ho creato per questo argomento uno spazio dedicato perché penso che una gravidanza e in seguito la nascita di un bambino siano eventi molto particolari, di grande cambiamento, non solo per una donna, che è al centro di questa esperienza, ma anche per chi le sta accanto. Si tratta di una nuova fase di vita che necessita naturalmente di un prolungato periodo di preparazione e di adattamento.

 

Il periodo della gravidanza offre anche a questo scopo i suoi nove mesi di tempo per avvicinarsi gradualmente al momento del parto e ai ritmi biologici del post partum e per entrare in contatto con l’idea della maternità/paternità.

Comunemente si pensa a questo periodo come gioioso e positivo e per molti aspetti lo è, ma è vero anche che non sempre lo si affronta con questi sentimenti perché questi sono influenzati dal contesto in cui la gravidanza arriva e dal modo in cui la si vive.

I numerosi tentativi, piuttosto che un evento improvviso possono ribaltare la prospettiva. Anche la situazione economica, quella lavorativa, gli aiuti percepiti sono elementi importanti.

Possono coesistere sentimenti contrastanti, che sono meno raccontati, ma non meno consueti e vanno rispettati.

Il corpo della donna si modifica, da figli si diventa genitori, arriva un terzo elemento nella coppia, il momento del parto può spaventare, ci si preoccupa per la salute del bimbo in arrivo, eventualmente anche i fratellini si preparano ad accoglierlo…si può provare preoccupazione, timore o ansia.

 

Anche dopo il parto è necessario darsi il tempo di cercare e in seguito consolidare un nuovo equilibrio nei ritmi, nell’immagine di sé, nella coppia, in famiglia. Può capitare che queste fasi vengano vissute con particolare disagio e difficoltà: capita di sentirsi particolarmente affaticati e giù di corda, inadeguati nel proprio ruolo di mamma o papà, appesantiti dal senso di responsabilità o dalla fatica a ritrovare i propri spazi personali o di coppia, inefficaci nella gestione dei rapporti con la famiglia allargata.

E’ utile la presenza di una rete di appoggio che possa supportare la famiglia. E’ importante anche sapere che si può avere un abbassamento nel tono dell’umore dopo il parto e che se nel tempo questo sentimento non rientra è necessario chiedere aiuto. Questo può riguardare anche i papà.

 

Rivolgersi ad uno psicologo può essere un momento da dedicarsi per condividere le difficoltà provate con un professionista che senza giudizio le accoglie e offre una collaborazione nel cercare insieme le risorse da attivare per affrontarle.

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